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Post by Calcifer on Jan 26, 2017 10:13:22 GMT 1
Ciao, mi complimento con te per il post! Quattro anni fa circa feci una demo di Warmachine, il ragazzo che me lo spiegò era molto simpatico, però, mi dispiace dirlo, non è stato in grado di farmi capire il gioco e me lo ha mostrato in modo molto confusionale. Alla fine della demo non avevo capito nulla e soprattutto non avevo nessuna intenzione di giocarci di nuovo. Per fortuna un mio amico me lo ha fatto riscoprire due anni dopo, convincendomi a comprare la scatola base con lui e mettendoci a studiare il regolamento da soli, con l'aiuto degli innumerevoli battle report su youtube. Fare demo non è facile. E' un gioco che per la sua complessità si presta ad essere a lungo spiegato nelle sue possibili sfaccettature, ma questo non combacia con ciò che una persona vede in una demo, cioè tirare due dadi, ridere un po' e percepire "il senso generale" del gioco. Questo a sua volta cozza con l'abilità del dimostrante, che, se è una persona avvezza a tornei ed eventi competitivi ed è abituata a movimenti precisi ed attivazioni corrette, deve "autoregolarsi" di parecchio. [fun facts:] Non ho mai trovato una persona che a una demo muove 6" corretti. Mi crea un fastidio immane nel retro della testa ma devo scalciarlo via a pedate e tirare dritto, magari facendolo a mia volta per non far sentire a disagio la persona. Anche io e i miei compagni abbiamo iniziato come voi, autodidatti tra video e battle report. Si può fare molto partendo cosi, bravi.
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aby24
Mechanithrall
Posts: 28
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Post by aby24 on Jan 26, 2017 11:44:27 GMT 1
Sì decisamente spiegare il gioco in demo è decisamente complesso! Adesso che il gioco lo conosco, me ne rendo conto. Tanto per dire, durante la demo oltre alle carte dei miei pezzi il ragazzo mi ha dato dei fogli stampati con le faq delle mie carte, dicendomi che dovevo seguire quelle, mentre le ferite le segnavo sulle carte vere e proprie. Ora, la cosa non era difficile in se però sicuramente non ha contribuito a darmi una buona impressione del gioco. Non poteva semplicemente farmi provare seguendo le carte?
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Post by Andryfa on Jan 26, 2017 12:24:58 GMT 1
Comunque a mio vedere una grossa mano al divulgamento del gioco la darebbero regole e carte in italiano.Per molti di noi che siamo del gioco non è un problema, ma per davvero tanti tanti ragazzi la barriera linguistica è sconfortante.Specie in un contesto dove trovano tanti altri giochi belli e pronti in italiano ed una concorrenza (sempre dalla solita casa inglese) che offre un prodotto già tradotto.Tanti si domandano "è già difficile di suo, chi me lo fa fare se ho altri giochi belli e pronti in italiano?".In un'epoca storica dove i ragazzini, soprattutto, sono di una pigrizia mentale senza precedenti fa tanto.
Devono: montare modelli, dipingerli, apprendere un gioco che sarebbe complesso già in lingua e per di più tradurlo...decisamente troppo per molti a cui già bastano i primi due punti per desistere.Questo fa tanto secondo me.
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Post by Calcifer on Jan 26, 2017 14:30:02 GMT 1
La traduzione è fondamentale.
Le carte per le demo me le tradurrò da solo in attesa che ci diano il via alla traduzione ufficiale. C'è da dire che il nuovo sistema full-digitale aiuterà moltissimo questo scopo
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Post by Andryfa on Jan 26, 2017 14:39:39 GMT 1
È stato un peccato comunque che abbiano fatto tradurre ai ragazzi mk2 quando in dirittura d'arrivo ci stava mk3 (mi ha saputo tanto, troppo, di fangata alla gw questa).Quantomeno, comunque, avrebbero potuto dare il via alla traduzione di mk3 sin da subito per accelerare i tempi, però boh, francamente non so quanto quelli in pp credano nel mercato nostrano.
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Post by kaos on Feb 1, 2017 6:47:21 GMT 1
Bel thread calcifer. Io feci una demo se non mi sbaglio in mk2 a un ragazzo (beh non proprio ragazzo) che voleva iniziare. Abbiamo giocato diverse partite alcune le ho vinte una l'ho persa. Ho giocato senza pietà e ho tirato fuori ogni sporco trucco nel libro. Gli ho detto che a questo gioco devi perdere per diventare forte. Le prendi per un anno anche due. Ma dopo cominci a vincere. E quando capisci come vincere non ti ferma nessuno. Le ha prese per un anno e mezzo, regolarmente. Adesso vince i tornei.
Purtroppo warmachine è un gioco davvero spietato, era anche peggio in mk2 dove un errore di stima delle distanze costava la partita.
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Post by Calcifer on Feb 1, 2017 15:02:57 GMT 1
Bel thread calcifer. Io feci una demo se non mi sbaglio in mk2 a un ragazzo (beh non proprio ragazzo) che voleva iniziare. Abbiamo giocato diverse partite alcune le ho vinte una l'ho persa. Ho giocato senza pietà e ho tirato fuori ogni sporco trucco nel libro. Gli ho detto che a questo gioco devi perdere per diventare forte. Le prendi per un anno anche due. Ma dopo cominci a vincere. E quando capisci come vincere non ti ferma nessuno. Le ha prese per un anno e mezzo, regolarmente. Adesso vince i tornei. Purtroppo warmachine è un gioco davvero spietato, era anche peggio in mk2 dove un errore di stima delle distanze costava la partita. Non dico che non paga come metodo, ma vale sempre la pena soffermarsi sul capire chi si ha davanti. Nel tuo caso, evidentemente, andava bene mazzuolare
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Post by kaos on Feb 3, 2017 6:16:03 GMT 1
Il problema principale di warmachine secondo me è il dopo. Fai la partita introduttiva, sei bravo, ecc. Adesso hai un giocatore che compra un set introduttivo (povero lui) e inizia a giocare. La quantità di mazzate che prende sarà una cosa oscena. Partite perse anche a turno 2. Giocando letteralmente 10 minuti. È questo lo scoglio da superare secondo me più che la partita introduttiva. Forse varrebbe la pena aprire un thread per il post tutorial.
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Post by Andryfa on Feb 4, 2017 12:41:16 GMT 1
Ma li poi secondo me dipende dalla voglia che hai di giocare, quanto ti affascina il gioco e quanto sei preso. In warmachine è più difficile che in warhammer per un duplice motivo:
1) In warhammer pure non fai altro che prendere mazzate nelle prime partite, ma essendo un gioco più dadocentrico con equilibri totalmente sballati può capitare la sculata ogni tanto.In warhmachine dove un errore spesso non perdona, la debacle è dietro l'angolo.E questo vale un pò per tutti.
2)La mancanza di materiale in italiano.Purtroppo tanti ragazzi per sentirsi coinvolti hanno bisogno di immergersi nel nuovo mondo con cui hanno a che fare.Specie chi è alle prime armi con un wargame piace unire al gioco tutta la parte narrativa, capire cosa sta giocando, conoscerne il bg,il poter evocare in partita quel che legge su carta.E' come una spinta motivazionale.Tralasciando le regole perchè se da un lato, come ho scritto qualche post sopra, fa la differenza per un papabile nuovo giocatore magari non proprio ferratissimo in inglese (specie se guarda ad altri giochi "pronti all'uso" in italiano), dall'altro ci starebbero i cosiddetti "veterani" o comunque gente già un minimo navigata che può insegnare il grosso nel giro di qualche partita, poi magari qualche regola se la leggono da se ed il grosso è fatto.
Il problema sta in quanto poi il gioco possa coinvolgerli a 360°.Un veterano o giocatore navigato che sia probabilmente non l'ha nemmeno letto il BG, e non potrà nemmeno coinvolgere il novizio su questo versante.Non perchè è una razza a parte, ma perchè magari, prendo me medesimo come esempio, sebbene mastichi l'inglese, per me sarebbe uno sforzo leggere tutta la parte narrativa, non me la godrei come voglio, e quindi lascio perdere, eccezion fatta per qualche piccolo pezzo.
Per me questi due fattori assieme creano nel novizio una sorta di dipendenza da un punto di riferimento quasi esagerata.Perchè ci vuole un costante star dietro alle nuove leve, non possono essere autonome all'inizio, comunque non con la stessa rapidità che possano dare altri giochi.E' più difficile vedere due novizi muovere i primi passi assieme nel gioco e giocare fra di loro, probabilmente a prima magagna regolistica chiudono tutto e non giocano a data da destinarsi, e questo è male.L'ho visto fare in warhammer dove i manuali sono in italiano ed il gioco decisamente più immediato di questo, dove spesso i ragazzini andavano ad interpretazione delle regole, figuriamoci in warmachine.
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Post by kaos on Feb 21, 2017 10:06:20 GMT 1
Questo del materiale in italiano è in effetti una mancanza. Io sono abbastanza fluente in inglese e non ho molti problemi, però gente che magari non lo è potrebbe aver problemi. Non dico tanto ma almeno il manuale base dovrebbero tradurlo. Con un doppio riferimento alle carte, così se spieghi il feat e lo traduci in talento, scrivi comunque talento (feat) così che chi legge le carte non si confonde. Penso che per fair use si potrebbe anche fare una traduzione delle regole e metterla online così che chi fa un demo può lasciare una stampa del manualetto a un potenziale giocatore. Non so se sia possibile come prima comprimere le regole base in due fogli (forse escludendo le unità si). Dare ai nuovi almeno un punto di partenza e se la cosa poi gli interessa imparano un po' di termini. Tanto per giocare non c'è bisogno di una conoscenza esagerata.
Basta capire essenzialmente che "May not" indica divieto e non "possibilità di non fare" come la maggior parte degli italiani interpreta...
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